Azzeriamo le distanze tra pazienti e cure
Il servizio Mobilità Solidale AIL è rivolto ai pazienti costretti a spostarsi fuori dalla propria provincia di residenza per ricevere cure presso Centri Ematologici specializzati e che vivono questo momento con grande difficoltà per ragioni economiche.
In Italia ogni 68 minuti viene diagnosticata una leucemia, ogni 46 un linfoma, ogni 120 un mieloma e circa mezzo milione di persone convivono oggi con una forma di tumore del sangue. Questo tipo di patologie ha un impatto molto forte sulla vita del paziente e della sua famiglia per via dei percorsi di cura complessi che prevedono lunghi periodi di ospedalizzazione.
Oltre allo sconvolgimento emozionale legato alla diagnosi, infatti, il malato deve spesso affrontare una serie di difficoltà pratiche, come gli spostamenti verso i centri di cura specializzati, in molti casi lontani dalla città di residenza.
Si tratta di viaggi complicati ed onerosi, tra regioni anche molto distanti tra loro, necessari in caso di resistenza alle terapie o di indicazione di cure particolari, come ad esempio le infusioni di Car-T, disponibili solo in alcune strutture accreditate. La mobilità sanitaria riguarda migliaia di pazienti ematologici, spesso pediatrici, e il peso economico di questo fenomeno ricade totalmente sui pazienti e sulle famiglie.
AIL ha deciso di fare qualcosa di concreto per sostenere queste persone in difficoltà, grazie al progetto Mobilità Solidale. Dal 2019, attraverso la sua rete di 83 Sezioni territoriali, AIL offre ai pazienti ematologici la possibilità di ottenere il rimborso del viaggio per e da il centro di cura anche per un accompagnatore/caregiver.
La testimonianza di Nives